Visualizzazioni totali

mercoledì 21 settembre 2016

STUDI DI SETTORE ADDIO! SARA’ VERO?


Probabilmente con la prossima legge di stabilità gli studi di settore non dovranno più essere compilati. Questa è sicuramente una bella notizia, il problema è che subito dopo appariranno gli “indicatori di normalità”. La domanda nasce spontanea: “ cambieranno nome e vestito ad una parte della dichiarazione senza di fatto cambiare nulla?”
L’agenzia delle Entrate eliminerà gli studi di settore per usare uno strumento che misurerà, secondo Sose ed Agenzia delle Entrate, il grado di affidabilità dei contribuenti titolari di partita iva.
A quanto pare, gli indicatori di normalità avranno come punto di riferimento per la determinazione dell’indice: i ricavi, che si potranno adeguare in sede di dichiarazione dei redditi, ed altri elementi (qui le informazioni sono generiche). Beh! In effetti gli studi di settore sono diversi… anzi no!
La vera novità, probabilmente, sarà nella base e nel medoto di calcolo di questo benedetto indice; vera novità percepita. Infatti, il programma non dirà il ricavo minimo ma darà un voto, da 0 a 10, al titolare di partita iva definendolo contribuente affidabile o non affidabile.
Tornando al sistema di determinazione dell’affidabilità del contribuente sembra che, ad esempio:
·        non si guarderanno solo i ricavi ma anche il valore aggiunto e il reddito d’impresa
·        i calcoli statistici avranno come base di riferimento 8 anni invece che 1
·        saranno richiesti meno dati (e questo sarà veramente utile a descrivere l’affidabilità?)
·        ci sarà una nuova funzione logaritmica per calcolare il valore aggiunto per addetto
·        l’agenzia delle entrate comunicherà al contribuente il “risultato di affidabilità” (nel senso che lo dice dopo che si è inviata la dichiarazione dei redditi oppure al termine della compilazione della dichiarazione come avviene ora per gli studi di settore?)

se questo cambiamento sarà veramente positivo (per il contribuente) è presto per dirlo certo è che anche qui nasce una nuova domanda: sostituiscono gli studi di settore con gli indici di affidabilità perché gli studi di settore non rappresentavano la realtà oppure perché diverse sentenze toglievano potere agli studi di settore?

Nessun commento:

Posta un commento