Dal 2016 il modello 730 precompilato
dall’Agenzia conterrà anche i dati relativi alle spese sanitarie.
Oggi il data base del fisco ha a
disposizione le informazioni trasmesse da banche, enti previdenziali e datori
di lavoro. Dal prossimo anno, invece, attraverso il “Sistema Tessera
Sanitaria”, l’Agenzia delle Entrate riuscirà ad avere anche tutti i dati legati
alle spese sanitarie sostenute per se stessi e per i famigliari a carico e li
potrà quindi far confluire nel c.d. 730 precompilato (chiaramente se tutto
funzionerà; ricordiamoci che quest’anno nel traghettare i dati dalla C.U. al
modello 730 il programma spesso incorreva in errori che portavano a indicare
nel modello 730 minori detrazioni rispetto a quelle corrette)
Se taluni non gradissero questo
controllo costante da parte del fisco (perché, indirettamente, si tratta di
questo), sarà possibile, in base al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n.
103408, «esercitare la propria opposizione a rendere disponibili all’agenzia
delle Entrate, con relativa cancellazione, i dati relativi alle spese sanitarie
sostenute nell’anno precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente
per prestazioni parzialmente o completamente non erogate».
Per evitare che le spese mediche
proprie o dei famigliari a carico (tutte o alcune) finiscano automaticamente
nel data base del fisco il contribuente può:
·
Per ora, non comunicare il proprio codice fiscale
in farmacia; qui però si potrebbe, vedremo nei prossimi mesi, non poter
detrarre le spese mediche
·
Dal prossimo anno, poi, potrà chiedere verbalmente
al medico o alla struttura sanitaria di annotare l’opposizione sulla ricevuta
rilasciata.
·
Dal 1° al 28 febbraio 2016 sarà possibile comunicare
la propria volontà di non trasmettere i dati sanitari al fisco anche attraverso
il sito internet dedicato al “Sistema Tessera Sanitaria”.
·
Per le spese sanitarie sostenute dal 1° ottobre
2015 al 31 gennaio 2016 si potrà poi comunicare l’opposizione anche via mail
(l’indirizzo non è ancora stato reso noto), via telefono (numero verde
848.800444 o 06.96668907); oppure presentandosi in uno degli uffici
dell’Agenzia e consegnando il modello per l’opposizione all’utilizzo dei dati
delle spese sanitarie.
Chi decide di opporsi alla
comunicazione delle spese sanitarie potrà comunque detrarle in sede di dichiarazione
dei redditi (se si segue, per opporsi, il primo punto – mancata comunicazione
del codice fiscale – ad oggi si nutrono però diversi dubbi, potrei parlare di
certezze, sulla possibilità di detrarre la spesa).
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