Boccata di ossigeno per chi, come
lo scrivente, deve predisporre pratiche di Voluntary Disclosure per i clienti.
Viene concessa infatti una
proroga (a dire il vero breve) per il disbrigo della pratica con, però, come
contraltare, la richiesta di nuova documentazione per le annualità non più
accertabili fiscalmente ma ancora fuori dalla prescrizione penale.
Con il provvedimento pubblicato
nella serata dell’altro ieri dalle Entrate (2015/116808, a firma del direttore
Rossella Orlandi e del direttore dell’accertamento, Aldo Polito), ci saranno 30
giorni in più per trasmettere la relazione e la documentazione a corredo dell’istanza
di rientro dei capitali. Il maggior tempo, sempre 30 giorni, c’è anche per chi
ha già chiuso istanza e documentazione ma deve integrarle.
Le nuove istanze devono in ogni
caso essere presentate entro il 30 settembre ma si hanno sempre 30 giorni di
tempo per l’invio della relazione accompagnatoria (fino all’altro ieri si
doveva provvedere all’invio dell’intera documentazione entro 30 giorni dalla
ricezione dell’istanza di adesione ma comunque non oltre il 30 settembre –
escluso un piccolo caso di differimento di pochi giorni per chi presentava
l’istanza tra il 26 ed il 30 settembre).
Per aver certezza della «non
punibilità» prevista dal Dlgs 128/15, il contribuente deve però svelare e
documentare gli eventuali illeciti che ha commesso a partire dal 2008; due
annualità in più rispetto a prima.
La proroga (si sperava in realtà
nell’ottenimento di un maggior tempo) risulta molto ultime anche perché, chi ha
già inviato istanze, ha riscontrato direttamente un problema informatico di
comunicazione a causa dei file troppo pesanti (relazioni più
documentazione). Il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrata infatti a
volte blocca l’invio della relazione accompagnatoria con i relativi allegati
proprio per via delle dimensioni dei file che le Entrate richiedono.
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