Dal 14 novembre (2016) le persone
che si rivolgono ad un infermiere, radiologo, psicologo, ostetrica, veterinario,
ad una parafarmacia o ad un ottico, possono chiedere che le spese sanitarie
sostenute non siano comunicate all’Agenzia delle Entrate (comunicazione
obbligatoria per la dichiarazione dei redditi “precompilata” - in parte)
Il “No” può essere subito
annotato sulla ricevuta o fattura che il professionista deve emettere.
Per le fatture o ricevute
precedenti il contribuente deve chiedere che le proprie spese non siano
indicate nella dichiarazione dei redditi precompilata chiedendolo al Sistema
Tessera Nazionale (STS) oppure alla stessa Agenzia delle Entrate.
Il nuovo modello 730 precompilato
sarà quindi teoricamente più completo in quanto saranno presenti, oltre quelle
delle farmacie e dei medici, anche le
spese per visite di infermieri, radiologi, psicologi, ostetrici, veterinari, parafarmacie
e ottici.
Questi nuovi soggetti dovranno
fare molta attenzione alla data del 14 novembre 2016 perché tutti i dati
dell’anno 2016 precedenti a questa data dovranno essere obbligatoriamente
inviati mentre quelli dal 14 novembre in poi dovranno essere inviati solo se
autorizzati dal cliente/paziente.
Per completezza espositiva si
deve aggiungere che lo stesso vincolo era scattato a fine settembre per le
strutture sanitarie private.
Nulla cambia per i medici che non
dovevano inviare i dati al STS se il paziente glielo aveva chiesto già dall’anno
scorso.
Vista la delicatezza
dell’argomento, si pensi ad esempio agli psicologi, spesso si consiglia, oltre
che dirlo personalmente, di esporre un cartello all’ingresso per informare i
clienti del nuovo obbligo.
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