Secondo il disegno di legge appena approvato
dalla Camera che confluirà nel DL Crescita, dal 1° luglio 2019 ci sarà più
tempo per emettere le fatture immediate, ma si dovranno gestire due date: la
data del documento e la data di emissione.
Il problema delle due date dovrebbe
riguardare solo i casi di emissione di fatture cartacee. Per le fatture elettroniche non dovrebbero esserci problemi pratici
visto che la data dell’emissione del
documento non dovrebbe essere indicata sulla fattura, ma dovrebbe essere indicata automaticamente
dal sistema d’interscambio (SDI).
Purtroppo, ad oggi, l’Amministrazione
finanziaria deve dare ancora una conferma definitiva.
Le fatture cartacee ed elettroniche devono
contenere, in base all’articolo 21 del Dpr 633/72, la data di emissione del
documento e, in base al Dl 119/2018, dal 1° luglio 2019, la fattura potrebbe
essere emessa entro i 10 giorni successivi alla data di effettuazione
dell’operazione ma il termine dovrebbe
essere ampliato a 15 giorni (in attuazione dell’articolo 1 del disegno
di legge di semplificazione fiscale che è stato approvato dalla Camera e che
dovrebbe confluire come emendamento nel Dl crescita).
Siccome la data di effettuazione
dell’operazione coincide, in generale:
·
per le cessioni di beni con la consegna e spedizione al cliente del bene
·
per le prestazioni di servizi con il pagamento del corrispettivo,
e quella di emissione è, in pratica, la
data in cui il documento viene trasmesso o consegnato al cliente (per la
fattura elettronica la data di trasmissione allo SdI), le due date spesso non
coincideranno.
Proprio per questo divario, il legislatore
ha voluto che la fattura riporti entrambe le date e, per ageolare chi deve
emetterele fatture elettroniche, è stato proposto che, per loro, la doppia
indicazione non interessi in quanto, per le fatture elettroniche, la data di
emissione è, e sarà, determinata direttamente dal sistema d’interscambio nel
momento in cui la fattura verrà ricevuta.
Purtroppo, la doppia data dovrà inevitabilmente
essere gestita “manualmente” per le fatture analogiche.
Rimaniamo ora in attesa delle conferme
dell’amministrazione finanziaria.
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