L’uso del contante da alcuni anni
è legato ad un’altalena normativa che sembra non riesca mai a fermarsi.
Pochi giorni fa è stato
comunicato che si sarebbe introdotta una imposta progressiva sui versamenti in
contanti oltre una determinata soglia per poi smentirla il giorno dopo.
Ora emerge che è intenzione del
Governo alzare il limite dell’uso del contante da 1.000 euro a 3.000 euro.
Questi cambiamenti di rotta
repentini a distanza di poco (anzi pochissimo) tempo l’uno dall’altro sono, a
ben ricordare, in realtà i più recenti di una lunga serie.
Nel 2011 è entrata in vigore la
norma per la quale non è possibile usare il contante quando la cifra da pagare
è uguale o superiore a 1.000 euro. A seguito di una intensa protesta di
commercianti ed albergatori poco dopo il limite è stato elevato a 15.000 euro per i cittadini
extracomunitari (con buona pace dei cittadini europei che potevano e possono
pagare in contanti solo fino a 1.000 euro).
Nel 2013 si impone normativamente
che a far data da gennaio 2014 i canoni
di locazione degli immobili ad uso abitativo si debbano pagare solo con assegno
o bonifico. Non fosse che nel mese di febbraio 2014, cioè il mese seguente l’entrata
in vigore della legge, il Tesoro “chiarisce” che l’importante è che ci sia
traccia del pagamento e per fare questo è sufficiente la ricevuta del locatore.
Orbene l’ultima proposta di
cambiamento del limite dell’uso del contante sembra in realtà legata
all’introduzione della fattura elettronica (ora già presente per i rapporti con
le Pubbliche Amministrazioni) e/o dello scontrino fiscale telematico. Questo
significa che non solo per ora l’uso del contante è limitato a 1.000 euro ma
che non necessariamente verrà veramente elevato alla soglia dei 3.000 euro.
Trascurando pensieri, spesso
letti e sentiti, legati al fatto che l’obbligo dell’uso del bancomat o della
carta di credito per importi superiori ad esempio a 500 euro (proposta, poi non
passata, che era stata fatta negli ultimi mesi del 2013) porterebbe vantaggi
economici alle banche (maggiori entrate legate alle commissioni e minori uscite
legate ai costi di gestione del contante) certo è che negli atri paesi
dell’Unione Europea i limiti all’uso del contante sono superiori a quelli
italiani. In Inghilterra addirittura il limite è di 15.000 euro e se si è
considerati High Value Dealer non esistono limiti.
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