Dal 1
gennaio 2015 entrerà in vigore il nuovo sistema di calcolo del cosiddetto
riccometro, improntato verso una definizione più realistica della condizione
economica dei contribuenti. Il modello in oggetto è L’ISEE, o meglio l’indicatore della Situazione Economica
Equivalente, che permette di definire la condizione economica delle famiglie
italiane. Si tratta di uno strumento che viene utilizzato come parametro sia ai
fini del calcolo di tasse ed imposte sia per la determinazione dell’ammontare
delle bollette, tra cui ad esempio quelle del gas. Tale sistema è di rilevante
importanza anche per il fatto che esso incide sulla valutazione dei presupposti
ed eventualmente dell’ammontare delle erogazioni di servizi sociali (borse di
studio, accesso agli asili nidi, ecc.).
La normativa su tale indicatore è stata
soggetta a modifiche nel corso del tempo. Il Legislatore è intervenuto sull’ISEE
anche di recente varando la nuova formula per la sua determinazione. Di seguito
vengono illustrate le principali novità che dovranno essere applicate a partire
dall’anno prossimo.
Innanzitutto, cambieranno le regole
del calcolo del peso del patrimonio immobiliare. Il passaggio da Ici a Imu
comporterà una sostituzione della base imponibile come il parametro di riferimento da inserire nella
dichiarazione. Dal 2015, infatti, sarà il valore fiscale dell’immobile ai fini IMU a gravare nel calcolo del
componente patrimoniale dell’ISEE. Dovrà essere anche dichiarata la prima casa
anche se esente dall’imposta, ma solo se il valore è inferiore a 52.500 euro. Tale
soglia di 52.500 euro viene aumentata ulteriormente per i nuclei familiari con figli
conviventi se successivi al secondo per un importo pari a 2.500 euro ciascuno. La cancellazione della
franchigia sugli immobili di importo inferiore ai vecchi cento milioni di lire
(51.646 Euro), con la sostituzione di un abbattimento forfettario di un terzo,
porterà verosimilmente un rilevante aumento del valore fiscale da dichiarare
nell’ISEE.
Le sostanziali modifiche si rilevano
anche nell’ambito delle componenti mobiliari da includere nella dichiarazione.
Infatti, anche le franchigie sui conti correnti
saranno ridotte e si terrà conto non solo del saldo di fine anno ma
anche della media dei depositi effettuati durante l’arco dell’anno. All’inizio
tali dati potranno essere autocertificati; successivamente sarà l’Anagrafe
tributaria ad effettuare le comunicazioni all’Amministrazione. Sarà così, ad
esempio, per i redditi IRPEF e per i conti correnti, in quanto, per entrambe le
relative informazioni, i dati verranno acquisiti direttamente tramite il sistema
automatizzato.
Alcuni redditi esenti da IRPEF e
ogni tipo di bonus o erogazione pubblica dovranno essere incluse nella
dichiarazione ISEE. Dal prossimo anno dovranno essere dichiarati anche: borse di studio, pensioni di invalidità, assegni
di accompagnamento, assegni per il nucleo familiare, cedolare secca, carte
acquisti, indennità e ogni altra forma di reddito percepito a titolo di
trattamento assistenziale, previdenziale o di sostegno erogato dalle
amministrazioni pubbliche.
L’obiettivo dell’intervento
legislativo sull’ISEE è quello di elaborare un quadro della situazione
economica degli italiani che si avvicini il più possibile alla situazione reale
e, di riflesso, far smascherare i “finti poveri”. Con lo scopo di ridurre il
numero delle truffe in quest’ambito è stato previsto anche un potenziamento dei
controlli, grazie innanzitutto a controlli incrociati ed automatici. Tali
controlli sono previsti non solo nel caso dei
dati recuperabili dall’Anagrafe tributaria ma anche da quelli dei Comuni ed enti
erogatori di prestazioni, finanziamenti, e quant’altro. Nel caso in cui non
venga dichiarata la titolarità di nemmeno un conto corrente, i controlli
dovrebbero partire in automatico.
Le Pubbliche
Amministrazioni potranno consultare in tempo reale i dati dell’Anagrafe
tributaria e dell’Anagrafe dei conti correnti. Inoltre, in caso di rilevamento
di qualche difformità tra quanto dichiarato e quanto risulta nelle banche dati,
verrà inoltrata la segnalazione alla Guardia di Finanza.
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