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domenica 18 ottobre 2015

Con la legge di stabilità spariscono, per alcuni, IMU e TASI.
Il premier Renzi punta soprattutto a cancellare le tasse sulla prima casa ampliando di fatto la definizione della stessa.
L’addio alla Tasi sull’abitazione principale vale circa 3,5 miliardi di euro, con un conto medio stimato da 204 euro per casa.
L’IMU, in generale, abbandona tutte le prime case, comprese, ed è questa una vera novità rispetto all’altalena normativa del passato, le c.d. case di lusso; si parla in sostanza di: case signorili, ville e … castelli (che continuavano a pagare l’ICI/IMU anche quando il Governo Berlusconi aveva tolto la tassa dalla prima casa).
L’IMU “agricola”, che aveva fatto sobbalzare sulla sedia gli agricoltori e i coltivatori diretti, viene abolita ma per i soli coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Chi dai terreni ottiene unicamente una rendita continuerà a dover pagare l’IMU (fanno eccezione i terreni montani per i quali l’esenzione totale è già presente).
Sugli imbullonati, in sostanza i macchinari delle imprese che fino ad oggi sono stati trattati come immobili, la questione è più complessa.
Il primo ministro aveva detto di segnarsi sul calendario il 16 dicembre 2015 perché era l’ultima volta che le abitazioni principali scontavano delle tasse. Sembra quindi che la promessa del premier si sia concretizzata.

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